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Una “Europa rubata”– Sfogo del Saker

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Il mio ultimo articolo sull’Europa ha suscitato molte reazioni, più di quante ne aspettassi; ritengo dunque necessario un seguito dove rispondo ad alcuni dei commenti ricevuti, condividendo con voi non tanto i miei pensieri quanto i miei sentimenti per l’Europa e la sua situazione critica. Attenzione, questo sarà uno sfogo di rabbia, scritto con tristezza e disperazione nel cuore, senza alcun riguardo per le buone maniere e la correttezza politica (o ortografia e grammatica, per quanto conta).

Se vi offendete facilmente, smettete di leggere adesso. Stessa cosa se vi aspettate una analisi scritta con cura. Questo sarà uno *sfogo*.

Siete stati avvertiti!

Per coloro che ancora non ne sono a conoscenza, sono nato in Svizzera nel 1963 e, come molti svizzeri fanno, ho viaggiato in Europa per molti anni. Le mie destinazioni preferite erano situate perlopiù al meridione: Grecia (Atene, Aegina, Aghia Marina), Spagna (Canarie, Andalusia, Madrid), Italia (Ansedonia, Roma, Milano, Aosta), Francia (Creuse, Corrèze, Vercors), ma anche nella *vera* “Europa Centrale” della Svizzera (Berner Oberland, Graubunden, Val Poschiavo), Germania (Baviera), Olanda (Amsterdam, La Hague) e il Belgio (Brugge). Ho avuto anche meravigliosi viaggi in Irlanda (Dublino, Donegall, Connemara) e mi sono piaciuti tutti. Mi piacciono le lingue (parlo spagnolo, tedesco, francese, italiano), ho amato le differenze che caratterizzano le persone, la musica, il cibo, i panorami, gli accenti e gli splendidi edifici, testimoni del passato fino all’antichità – tutte queste erano gioie per il mio cuore e cibo per la mia mente. Assolutamente AMO l’Europa, non solo per la mia provenienza, sono per metà Europeo (mio padre, che non mi ha cresciuto, è olandese) ma perché la maggior parte della mia vita è stata vissuta lì e non importa cosa succederà, l’Europa sarà sempre come una casa per me.

[Nota: quando dico “Europa” intendo l’Europa Occidentale, la vera Europa, quella che è stata occupata dalla NATO, non la parte Orientale, occupata dal WTO (Warsaw Treaty Organization, non è mai stato chiamato “Patto” – questa è propaganda statunitense), che comunque non è mai stata Europa. Nessuna offesa, ma è mia opinione che la nozione che la Polonia e la Bulgaria facciano parte dell’Europa è ridicola. Stessa cosa per i Balcani con l’unica possibile eccezione, la Grecia. Lo so, molti non saranno d’accordo o mi smentiranno. Non mi interessa. La MIA Europa sarà sempre una puramente occidentale, per il meglio o qualche volta, per il peggio.]

Ma questa casa mi è stata rubata.

Primo, quella casa è stata rubata da un progetto europeo che dal primo giorno è stato anti-europeo. Com’è possibile che l’Europa sia anti-Europea? Prima di tutto, perché è mirata ad unire un bellissimo continente di diversità. Cos’hanno in comune un tedesco e un italiano? Lasciatemi spiegare: esattamente *nulla*. In Svizzera eravamo abituati a scherzare sul fatto che i confini con l’Africa cominciavano da Carrouge, nella periferia più meridionale di Ginevra. Se chiedete a uno svizzero tedesco di Zurigo, vi dirà che il confine con l’Africa comincia poco più a Sud di Berna, sulla linea linguistica che divide gli svizzeri che parlano tedesco da quelli che parlano francese. E, per favore, non vedetelo come un segno di razzismo contro gli svizzeri di lingua italiana o contro quelli di lingua francese – perché non lo è. Era uno *scherzo*; uno scherzo che tuttavia rifletteva le reali differenze.

Gites-du-Vercors

L’Europa della mia gioventù

C’era una volta un nucleo europeo reale e praticabile (come ho detto, ogni volta che parlo di europei parlo di “europei occidentali”): la Germania, la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Danimarca erano abbastanza vicine, con la Francia come terzo incomodo (la Francia è l’insieme di due paesi: la parte meridionale e quella settentrionale incollate insieme dalla storia e dal linguaggio). La Svizzera è sempre stata politicamente troppo indipendente per unirsi a questo “nucleo”, stessa cosa per la Gran Bretagna, non è mai stata minimamente Europea. Anzi, la Gran Bretagna è sempre stata anti-europea e ne è il peggior nemico.

L’Unione Europea è andata molto oltre. Ha aggiunto la Spagna, l’Italia, la Grecia e il Portogallo. Questa di per sé era già una pazzia ma, suppongo, fattibile. Poi venne il colpo di grazia: aggiungere tutte i paesi appartenenti al WTO in una espansione suicida verso Est. Non mi va di discutere come dovrebbero essere chiamati gli europei centro-orientali, forse “Europei Orientali” andrà bene, ma non sono mai stati parte in nessun modo dell’Europa Occidentale. Sì, per ragioni politiche, i polacchi, gli estoni e i rumeni pensano di essere “europei”, ma è esattamente come per gli ucraini con i loro ridicoli slogan: “Україна – це Європа!” (L’Ucraina è Europa), non sono mai stati parte della vera Europa, comunque non parte di quella che scherzava sui confini con l’Africa che cominciano a Carrouge :-)

Europe-today

La “Nuova Europa”

Il secondo colpo di grazia all’Europa è arrivato quando i capitalisti hanno aperto i confini europei agli economici immigranti dal sud. Lasciatemi spiegare, la prima ondata di immigranti, perlopiù italiani, portoghesi e spagnoli, poteva essere facilmente integrata. Sono andato a scuola con almeno il 50% della mia classe composta da questi tre gruppi. Sicuramente ciascuno di loro aveva la sua identità, linguaggio e costumi – ma potevano tutti essere realmente integrati in una società più grande. Poi vennero gli jugoslavi, e le difficoltà aumentarono. Tutti loro – serbi, croati, albanesi dal Kosovo – arrivarono dalla Jugoslavia comunista e mentre lavoravano senza sosta, non si può dire che si sentissero a casa propria nel loro nuovo paese di residenza, e nemmeno i locali li consideravano simili a loro. Poi ecco aprirsi le porte dell’inferno con l’arrivo degli “arabi” dal Maghreb (Africa del Nord) che non erano affatto “arabi”, ma non preoccupiamocene, e africani (neri) dell’Africa sub sahariana. Potete immaginare cosa si può provare quando si vedono *veri* africani arrivare a casa vostra in numeri sempre maggiori, quando eravate abituati a scherzare che i confini con l’Africa cominciavano a Carrouge (ripeto questo esempio perché considero calzi a pennello)? Sembrava una piaga, anche se nessuno era disposto ad ammetterlo.

Ora lasciatemi chiarire rapidamente una cosa. Il problema dell’Islam.

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Criminali di strada francesi del passato

Sostengo che nessuno dei magrebini o africani possa veramente essere integrato in una profonda società europea occidentale. Ma, e questo è fondamentale, i musulmani, e qui intendendo i veri musulmani pii e religiosi, sono sempre stati rispettosi della legge e eccellenti vicini. So di cosa sto parlando poiché ho vissuto accanto ad una grande moschea per decenni, e so per certo che i musulmani che pregano in moschea sono estremamente cortesi (di fatto più dei cittadini locali) e sono molto attenti a mostrare un’immagine raffinata, educata e appropriata dell’Islam di fronte ai non-musulmani. La vera piaga erano le 2°generazioni di ragazzi che non erano né europei né musulmani. Questi, specialmente gli Algerini, erano responsabili per la maggior parte dei reati, ed erano un vero orrore, per metterla così: arroganti, rumorosi, non educati e molto aggressivi. Questi magrebini si combinano solitamente con le seconde generazioni di neri africani e formano il nucleo di tutte le gang di criminali che imperversano in giro. E nessuno di loro, nessuno, era musulmano nel vero senso del termine, non religioso, non culturale. Di nuovo, parlo per lunga esperienza personale, per favore non venite dunque a dirmi che non conosco l’Europa o l’Islam, perché di fatto, conosco bene entrambi.

[Nota: Non posso parlare di turchi o curdi in Germania semplicemente perché non ho speso abbastanza del mio tempo in questi circoli, e non sono dunque qualificato per avere un’opinione al loro riguardo].

Dunque la mia Europa è stata rubata a me non una volta ma due, e mentre rimpiango l’Europa della mia gioventù, aborro in ogni modo l’Europa e l’Unione Europea. Ogni volta che vedo Hollande, Stoltemberg o Tusk, mi si gira lo stomaco, come udire una bestemmia. Mi fanno stare assolutamente male. Odio l’Europa di Charlie Hebdo, quella di Bernard Henri Levi, di Harlem Desir, l’Europa di Conchita Wurst o quella di Dalia Grybauskaité (ecco un nome tipicamente europeo, giusto?).

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Criminali di strada a Parigi, oggi

Londra ora assomiglia di più a Karachi, Parigi come Ouagadougou, Roma come Târgu-Mures. Tutto ciò è davvero disgustoso, rivoltante e suicida. Dirlo non ha alcunché di razzista, e solo una persona totalmente priva di ogni radice culturale può mal interpretare come forma di razzismo l’orrore delle persone che assistono alla distruzione delle radici culturali e delle città da parte di ondate di immigranti non integrabili. Non mi credete?

Lasciatemi dirvi questo: in Francia ci sono un sacco di magrebini che sono oggi terrificati dal vedere i loro (solitamente poveri) quartieri venire sopraffatti da zingari, mentre in Svizzera si possono vedere ex-jugoslavi più o meno integrati guardare con lo stesso orrore i loro presunti “compagni” jugoslavi mentre gestiscono il traffico della cocaina. Quanti cittadini svizzeri pensate di trovare dentro le prigioni svizzere? Nessuno lo sa ma la mia stima è meno del 15%.

La parte peggiore è che sia la sinistra che la destra sono entrambe responsabili di questa situazione.

Pompidou

Reso celebre dal Time, ovviamente

In origine, l’impulso primario di portare gli immigrati in Europa giunse da destra, dai manager delle corporazioni organizzate che desideravano ottenere manodopera a buon mercato, a qualsiasi costo. Come sempre, se guardate in profondità, la forza che si celava dietro le corporazioni era rappresentata dalle banche. Non è una coincidenza che in Francia tutto abbia avuto inizio con George Pompidou che, prima di diventare presidente, fu direttore generale alla N.M. Rothschild & Sons Bank. Pompidou, che giunse al potere dopo una “rivoluzione colorata”, conosciuta come “Mai 68”, sponsorizzata dalla CIA, sostituendo un vero patriota francese, il generale De Gaulle, che più volte provò ad eliminare i collegamenti tra la Francia e i suo padroni AngloSionisti. De Gaulle sarebbe poi stato travolto da una bizzarra rivoluzione che vide trotskisti e agenti della CIA lavorare mano nella mano per ottenere il cambio di governo in Francia.

Tutto ciò che la destra desiderava erano i profitti, profitti e ancora profitti. I lavoratori francesi furono superbamente organizzati, ottennero risultati sociali importanti e diritti lavorativi, dunque i capitalisti francesi che non furono in grado di trasformarli nel genere di forza lavoro senza diritti di cui avevano bisogno, li importarono dall’estero.

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Bernard Henri Levi e Harlem Désir

Per quanto riguarda la sinistra, vide nell’ondata migratoria una fantastica opportunità politica per raggiungere il cambiamento sociale che ha sempre desiderato ottenere: la distruzione totale di ogni forma di tradizione, identità nazionale e religione.

I Sionisti francesi, in particolare, intravidero una fantastica opportunità per indebolire l’identità nazionale francese etichettandola per definizione come razzista. Ecco come fecero.

Il presidente François Mitterand desiderava dividere la destra francese per vincere le elezioni, ordinò dunque ai principali canali televisivi francesi di fare una lunga intervista al leader del Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen. Questa intervista è proprio ciò che mise il Fronte Nazionale sotto i riflettori e la tattica funzionò. La destra francese si divise ed è tutt’ora è divisa in questo modo. I socialisti francesi si allearono con la lobby israeliana e crearono un movimento chiamato “Touche pas à mon pote” (non toccare il mio compagno) guidato da una persona chiamata Harlem Desir (non vi sto prendendo in giro!). La loro missione? Combattere il presunto razzismo del popolo francese. Vi sembra familiare? Creare un problema per poi “risolverlo” (“Sionismo 101”). Questa operazione ha lavorato in maniera superba e ha permesso di etichettare qualsiasi discussione sull’immigrazione come razzismo.

Harlem-desir

Francia: Da King Clovis a questo…

Ora che l’Unione Europea ha rimpiazzato l’Europa, la destra e la sinistra si sono fuse in quello che io chiamo “Centro Estremo” – lo stesso modello di globalità che mentre con una mano vuole eliminare tutti i confini, con l’altra vuole smantellare tutte le regole sociali che proteggono la classe lavorativa dallo sfruttamento dei capitalisti.

Scusatemi per questa lunga escursione nel passato, ma desideravo farvi comprendere perché sono così arrabbiato quando scrivo sull’attuale “Europa”: sono arrabbiato perché ricordo “l’Europa di ieri” molto bene, perché l’ho vista uccidere passo dopo passo davanti ai miei occhi, perché ho vissuto attraverso ogni momento di questo lento assassinio e perché disprezzo assolutamente la pseudo-Europa che i Sionisti stanno costruendo sui pilastri della vecchia Europa.

Alcuni commenti aggiuntivi:

Gladio: Si, conosco Gladio, ricordo gli attentati di Bologna e il rapimento di Aldo Moro. Possono gli ultimi attentati essere direttamente riconducibili a Gladio v.2? Si assolutamente, ma non influisce in alcun modo sulla tesi fondamentale che una immigrazione incontrollata sia una minaccia morale per l’Europa e un vettore ideale per la penetrazione di terroristi. Ricordavi solo che Daesh è controllata dalla CIA, in ogni caso, e che i burattinai siano a Raqqa o Bruxelles non fa alcuna differenza. I Takfiri sono sempre stati i soldati della CIA.

Il ruolo degli Stati Uniti: Enorme. L’Unione Europea è essenzialmente un progetto statunitense gestito dai Bilderberg e dalla lobby sionista in Europa. L’Unione Europea è oggi amministrata da una élite corrotta che è totalmente asservita agli interessi AngloSionisti. Ciò che i veri europei desideravano era una “Europe des patries” (Una Europa delle patrie) che De Gaulle difendeva. Sappiamo tutti cosa è successo a De Gaulle per aver osato opporsi all’Impero Anglo Sionista.

Russia: Questo è interessante. Non vedo alcun piacere portato dalla sfortuna altrui tra la popolazione russa, in nessun modo. Prima di tutto l’Europa piace a molti russi, specialmente la parte meridionale con la quale sentono un legame maggiore. Ammiriamo inoltre gli europei del Nord per i loro innegabili traguardi. Oltretutto i russi sanno, a causa del loro passato amaro, che la buona gente può vivere sotto un regime disgustoso. Questa è la ragione per la quale i russi non danno alcuna colpa agli americani per le politiche dell’1% che li governa. Ciò che infastidisce di più i russi è l’abietta servitù di molti europei di fronte ad un abietto regime. Il grande filosofo russo Ivan Solonevich era solito scrivere che “i tedeschi non sono meglio organizzati, sono più facili da organizzare”. Ciò che intendeva era che sotto i nazisti o sotto l’occupazione americana, i tedeschi sarebbero stati incredibilmente obbedienti e desiderosi di ricevere ordini. Al contrario, la popolazione russa è anarchica ed ha molto più a cuore la propria libertà, è sempre pronta a ribellarsi contro qualsiasi autorità che non rispettino.

[Nota: Avete dei dubbi a riguardo? Considerate questo: i tedeschi elessero Hitler e gli obbedirono fino alla sua morte. Facendo un paragone, il regime sovietico arrivò al potere solo nel 1917 ma ottenne stabilità soltanto nel 1946(!) dopo una enorme guerra civile, tante insurrezioni, repressioni sanguinose, purghe sanguinose e una terribile guerra che vide, per la prima volta nella storia russa, milioni di russi cambiare campo. Anche dopo il 1946 – l’anno della più grande ondata di repressioni – i sovietici temevano ancora la loro stessa popolazione fino al 1991, per buone ragioni aggiungerei].

Mi aspetto personalmente che la prima esplosione contro l’EU arrivi dalla Francia, un paese che, come la Russia, ha profonde, quasi viscerali radici con la libertà e che, sono sicuro, prima o poi esploderà. Quando capiterà, sarà violenta e sanguinosa (purtroppo, un’altra tradizione francese e russa). Penso che gli AngloSionisti raggiungeranno livelli inimmaginabili di depravazione e disonestà per prevenirlo, ma la mia scommessa è sulla Francia, come primo paese nell’Unione Europea a sollevarsi contro l’Impero. Perché? Perché gli altri candidati, Grecia, Spagna o Italia si “guarderanno sempre dietro le spalle” mentre i francesi esploderanno semplicemente in un moto di rabbia senza riguardi per le conseguenze (in questo i francesi sono molto simili ai russi). In più i francesi odieranno sempre gli inglesi.

Islam: Fatto nr.1: I musulmani sono qui per restare. Potete odiarli o amarli, ma questo è un fatto. Fatto nr. 2: L’Islam, il vero Islam che si oppone all’Islam wahabita, è categoricamente nemico dell’AngloSionismo. Penso che l’Islam sarà una di quelle forze che aiuterà eventualmente a “fare le pulizie” in Europa. Il wahabismo dovrà necessariamente essere eliminato totalmente dall’Europa. Questa è una minaccia mortale a tutto il genere umano civilizzato, un pericolo con cui non si può discutere e che va eliminato interamente.

Gli Ottomani: datemi del pazzo, ma sono giunto alla conclusione che la Turchia, almeno nella sua forma attuale, è di per sé un’entità pericolosa e non riformabile, che deve essere ridimensionata in forma e qualità ad un “paese normale “. Date solo un’occhiata agli ultimi due decenni. I turchi sono stati coinvolti in: Cipro, Kurdistan, Cecenia, Bosnia, Albania, Macedonia, Crimea, Libano e Siria! Che punteggio raggiungono nell’appoggio al terrorismo? Qualcuno si ricorda che la Turchia occupa ancora la metà di Cipro e che l’esercito turco ha bombardato e attaccato i curdi in Siria e in Iraq per decenni? Chiaramente, il “virus imperiale” non è stato debellato in questo ex-impero, e questo marciume dev’essere eliminato finché la Turchia non diventi ciò che tutti gli altri ex imperi sono diventati: un Paese normale, come la Grecia e l’Olanda. Tra l’altro, l’unica cosa che mantiene insieme la Turchia e gli dà una sorta di immunità è, naturalmente, la protezione degli Stati Uniti, la NATO (alias l’Impero Anglosionista). Sbarazzati di uno, e l’altro lo seguirà presto.

La*vera* Sinistra: c’era una vera Sinistra in Europa. E, a differenza della moderna ‘Sinistra col caviale’, era veramente patriottica. Il leader del Partito Comunista Francese Georges Marchais intuì il piano capitalista di importare masse di immigrati e lo denunciò, come una cospirazione sia contro i francesi che gli immigrati. Alcuni dei suoi discorsi suonano molto simili a ciò che Jean-Marie Le Pen ha ripetuto per decenni. La vera sinistra ora è stata completamente eliminata dall’Europa o, se esiste da qualche parte, è troppo piccola per fare la differenza.

 

La*vera* destra: il Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen era un vero affare, anche se è stato accuratamente manipolato dai socialisti francesi. Ma da quando la figlia Marine è salita al potere, il Fronte Nazionale è stato completamente cooptato dai sionisti e da movimento popolare e operaio si è ora trasformato in tipica pseudo-destra capitalista venduta al sistema e incapace di dire nemmeno una parola contro i sionisti. E’ rimasta una vera e propria destra in Francia, per lo più intorno ai Tradizionalisti “Cattolici” (latini), ma, proprio come con la vera Sinistra, è troppo piccola per fare davvero la differenza.

 

Scusate per questo lungo sfogo. Il mio cuore soffre su questo argomento, ed è doloroso per me scrivere queste cose. Vi prego di non tormentarmi su ortografia o grammatica o altre inesattezze. Ho scritto di getto, a braccio, e a battitura velocità warp che utilizzo quando sono emozionato (diamine, non voglio nemmeno rileggere o verificare la presenza di errori di battitura). Anche se lo inserisco nella sezione “analisi”, lo faccio solo perché si tratta di un seguito della mia analisi di ieri. Ma, come si può notare, di analisi non si tratta – questo è solo uno sfogo frustrato e arrabbiato per quello che è stato fatto nei luoghi dove sono nato e che amo ancora.

 

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Per terminare, qualcosa di personale e bello: vi lascio con questa foto GoogleEarth del luogo, in Grecia, dove, da bambino, ho imparato l’immersione in apnea (decenni prima che il film “The Big Blue” ne facesse uno sport di moda): gli scogli vicino al villaggio di Αγία Μαρίνα (Santa Marina), sull’isola di Aegina. Ci andai la prima volta all’età di 12 anni, e ci passai anche la mia luna di miele, quasi 23 anni fa. Questo è anche uno dei luoghi che io chiamo ‘casa’.

 

The Saker

 

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Articolo pubblicato da TheSaker.is il 26 Marzo 2016

Traduzione in Italiano a cura di Sascha Picciotto per SakerItalia.it


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